Cosa vedere a Venezia in un weekend o poco più. I luoghi più importanti di Venezia, ma anche piccole gemme, consigli su dove mangiare e i modi migliori per godersi un ottimo soggiorno nel capoluogo veneto.

Venezia è una città magica che affascina anche i viaggiatori più esigenti. Regina dell’Adriatico, antica repubblica marinara (insieme ad Amalfi, Pisa e Genova), la Serenissima: una città sollevata dall’acqua e lasciata asciugare al sole, circondata dall’eterno Cali, da canali, lagune e saline. Trionfano stucchi ed eccessi barocchi, marmi trasparenti e basiliche galleggianti. Decadente e straordinario, questo spazio magnifico, diverso da qualsiasi altro luogo al mondo, ha attirato nella sua rete ammaliante cantanti, poeti e scrittori da ogni angolo del pianeta. Da Goethe a Proust, da Hesse a D’Annunzio, da Dante Alighieri a Petrarca, che visse a Venezia per cinque anni e le dedicò forse la sua poesia più bella, ogni anima che è passata per questo vicolo eterno ha cercato di nominare Venezia, di raccontarne le storie, di tratteggiarla, di ricordarne le profondità e di addentrarsi in inutili paragoni: in realtà, Venezia è unica al mondo.

Città di Marco Polo, di Carlo Goldoni, di Casanova e di Aldo Manuzio, il “tipografo” che ha dato vita all’editoria moderna e alla tradizione tipografica italiana, Venezia ha stupito per la sua originalità e bellezza, per il suo fascino e per la sua efficienza (tanto da essere soprannominata “fabbrica moderna”) fin dall’inizio della sua storia. Anche il giovane Dante rimase stupito dai suoi visitatori.

Un weekend in questa città patrimonio dell’UNESCO occuperà spazio nei vostri pensieri e nella vostra mente, regalandovi giorni indimenticabili e una sensazione di invincibilità alla partenza.

In questa guida di viaggio abbiamo stilato un elenco delle migliori cose da fare a Venezia in tre giorni. Si tratta di un tour a piedi che vi porterà in tutti i luoghi più belli di Venezia e nel cuore della città. Se avete solo 48 ore da trascorrere nella “laguna”, potete saltare la gita alle isole di Murano e Burano e concentrarvi interamente sulla visita di Venezia. Ci auguriamo che questo articolo sulle migliori cose da fare a Venezia vi sia utile e vi accompagni nella scoperta di una delle città più belle del mondo.

GIORNO 1

Cannaregio e il quartiere ebraico

Dopo la colazione in un elegante caffè, passeggiate nei più bei sestieri di Venezia. Il sestiere di Cannaregio e lo storico Ghetto ebraico sono piccoli tesori.

Dal Ponte delle Gruglie si può visitare il Ghetto di Venezia, un quartiere fondato oltre 500 anni fa e tuttora abitato dalla piccola comunità ebraica di Venezia, per assaporare l’atmosfera più autentica della città. Mescolatevi tra i piccoli negozi e le pasticcerie kosher e raggiungete la piazza principale (Campo del Ghetto Nuovo). Se avete tempo, visitate il Museo Ebraico per conoscere la storia della comunità ebraica di Venezia e immergervi nell’atmosfera che ha ispirato il grande Shakespeare ne Il mercante di Venezia.

Quartiere Castello e la chiesa dei Santi Giovanni e Paolo

Superando la Chiesa di San Marziale e il Ponte Chiodo, si arriva presto alla Chiesa dei Gesuiti e alla Fondazione Nuove. Più avanti, la bella chiesa rinascimentale di Santa Maria dei Miracoli e, poco più avanti, la Basilica dei Santi Giovanni e Paolo. La sua facciata monumentale si affianca a quella bianca e altrettanto bella dell’Antica Scola di San Marco. Piazza Giovanni e Paolo è una piazza davvero incantevole, circondata da piccoli canali, con il passaggio di barche lente e gondole e decorata da statue equestri dedicate a Bartolomeo Colleoni.

Chiesa di Santa Maria Formosa

La Chiesa di Santa Maria Formosa, nel bellissimo quartiere di Castello, è un gioiello di chiesa noto per la sua costruzione nel 639. Circondata da un bianco campanile barocco, la chiesa ospita un magnifico trittico del Vivarini.

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Piazza San Marco, Basilica e Campanile

Cosa vedreste a Venezia senza vedere Piazza San Marco? Passeggiate tra le sue calli e i suoi canali verdi, sconcertati e sedotti da ogni angolo ancora inesplorato, e tornate in Piazza San Marco per riprendere fiato in questo spazio immenso e provare un’emozione senza precedenti di fronte a questa straordinaria realizzazione, un regalo che volete farvi una volta nella vita.

Piazza San Marco è una piazza d’arte e di bellezza, circondata su tre lati dall’elegante colonnato detto “portico” della piazza e sul quarto dalla Basilica di San Marco.

Trascorrete almeno un’ora ad esplorare i monumenti più importanti, le librerie e i caffè storici intorno alla piazza e, se avete tempo, visitate la Basilica di San Marco, nota anche come “Chiesa d’oro”. Non solo è conosciuta come il “Tesoro di San Marco”, ma anche per le sue inestimabili decorazioni e gli scintillanti mosaici. L’ex residenza del Doge, divenuta cattedrale solo nel XIX secolo, ospita le spoglie di San Marco, trafugate da Alessandria d’Egitto intorno all’828. La lunetta della facciata della basilica è la porta d’accesso a un labirinto di tesori e foglie d’oro, il cui apice è rappresentato dagli intarsi e dai mosaici della volta della cupola dell’Ascensione, alta 43 metri, la più preziosa e la più imponente delle cinque cupole della chiesa.

Palazzo Ducale

La facciata gotico-veneziana di Palazzo Ducale, con le sue graziose logge e gli archi d’epoca che si affacciano sulla piazza e sul molo, e il Campanile di San Marco, alto oltre 98 metri, si ergono decisi e intoccabili nel cuore della città. In cima al Campanile si staglia la sagoma dell’Arcangelo Gabriele contro la calma della laguna. Questo è stato aggiunto al nuovo campanile costruito nel 1912 dopo il crollo del Campanile nel luglio 1902.

Il ponte collega il Palazzo Ducale con le Prigioni Nuove e la tradizione vuole che il ponte prenda il nome dai sospiri dei prigionieri della Serenissima che lo attraversavano prima di essere giudicati dall’Inquisitore di Stato.

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Scala Contarini del Bovolo

Una delle gemme nascoste di Venezia, questo piccolo gioiello non è di tutti e pochi si recano in centro città per apprezzarne le dimensioni e l’imponenza: per più di mezzo secolo, dalla fine del XV secolo, la Scala, alta 26 metri, nel Sestiere di San Marco, è stata costruita in un’unica struttura. Dal 2016, la Scala Contarini del Bovolo è aperta al pubblico e visitabile tutto l’anno; 113 gradini conducono alla sommità, da dove si può ammirare il Campanile di San Marco, le cupole della maestosa chiesa e i tetti rossi della città. Si consiglia di visitarlo al tramonto per apprezzare lo splendore di questi romantici panorami, poiché i colori più belli del giorno illuminano le calli veneziane.

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Ponte di Rialto e cena

Non si può tornare in albergo prima di aver fatto una passeggiata sul romantico Ponte di Rialto e di essersi riempiti lo stomaco con la tipica cucina veneziana. In tutta la città abbondano i ristoranti, le trattorie e i bacari, dove potrete gustare un aperitivo e un antipasto o un pasto sostanzioso.

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GIORNO 2

Dedicate la vostra seconda giornata di viaggio a Venezia alla scoperta del quartiere del quartiere di Dorsoduro, non solo sede di numerose gallerie, musei e negozi d’arte, ma anche perché è un quartiere dove si può evitare la folla del centro città, degustare buon vino e cicchetti e godersi lo splendido scenario del Canal Grande.

Basilica dei Frari

La Basilica minore dei Frari (o Santa Maria Gloriosa dei Frari), una Chiesa a tre navate e in stile gotico “francescano” del XIV secolo; di fatto (dopo la Basilica di San Marco), è la chiesa più grande della città. La Basilica custodisce moltissimi meravigliosi dipinti, tra i quali la Pala Pesaro e la Pala dell’Assunta di Tiziano e il Trittico dei Frari di Giovanni Bellini, ma anche opere di Vivarini e i Monumenti funebri a Tiziano e ad Antonio Canova. Quello di Canova, terminato agli inizi del XIX secolo dai suoi allievi, e dalla singolare forma piramidale, custodirebbe il cuore dell’artista, sepolto a Possagno, in provincia di Treviso.

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Dopo aver visitato la chiesa di Santa Maria dei Frari, proseguite verso il quartiere di Dorsoduro. Arrivate alla Casa di Carlo Goldoni e attraversate il ponte (Rio de S. Toma) proprio di fronte alla storica casa. Da lì, proseguite per Calle Venier e Calle Foscari e, se avete tempo, visitate il Museo del ‘700 veneziano Ca’ Rezzonico, che si trova nelle vicinanze.

Gallerie dell’Accademia e Ponte dell’Accademia

Passeggiando per il sestiere di Dorsoduro, soffermandosi a guardare le vetrine e le botteghe d’arte che lo costellano, si arriva alla Galleria dell’Accademia, che conserva le più importanti opere scultoree e pittoriche di Venezia dal XIV al XVIII secolo, di artisti come Giorgione, Tiepolo, Tiziano, Mantegna, Bellini, Vivarini, Canaletto e Antonio Canova.

A pochi passi si trova  una delle più belle “cartoline” di Venezia: Ponte dell’Accademia, inaugurato all’inizio del XX secolo e completamente restaurato e aperto al pubblico nel. Il Ponte dell’Accademia, con i suoi 165 gradini, è uno dei quattro ponti sul Canal Grande da cui si gode forse la vista più bella di Venezia, o almeno una delle più iconiche della città. Perché non fermarsi un attimo sul ponte e scattare una romantica foto ricordo?

I veneziani sanno che a qualsiasi ora del giorno possono gustare un cicchetto e un’ombra de vin – un pasto leggero per saziare la fame – insieme a un buon bicchiere di vino. I cicchetti che si possono gustare a Venezia sono particolarmente indicati per chi cerca un pasto informale ma autentico e delizioso a un costo contenuto.

Piccole osterie, bar ed enoteche offrono gustosi antipasti e assaggi di bollicine e spritz, comunemente noti come “bacari”. I cicchetti sono piccole fette di pane condite con assaggi di salumi, pesce, formaggi, ecc. e con verdure fritte pastellate, tramezzini, crocchette e crocchette di riso.

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La Collezione Peggy Guggenheim

Nella lista delle cose da vedere a Venezia e dei musei da non perdere a Venezia non può mancare la Collezione Peggy Guggenheim, ospitata dal 1949 nel complesso di Palazzo Venier dei Leoni, di proprietà della famiglia Guggenheim. Peggy Guggenheim, nipote del celebre Solomon R. Guggenheim (progettista del famoso museo newyorkese disegnato da Frank Lloyd Wright), è stata una geniale artista del secolo scorso e soprattutto ha scoperto e dato voce a molti artisti contemporanei e a mostre ed esposizioni uniche in tutto il mondo (ha organizzato la prima mostra di Vasily Kandinsky) e ha collezionato una serie di grandi opere d’arte contemporanea.

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Cattedrale di Santa Maria della Salute

La Cattedrale di Santa Maria della Salute fu costruita nel XVII secolo, dopo un voto alla Vergine Maria, per proteggere ancora una volta la città dalla terribile peste che sembrò affliggere Venezia intorno al 1630 e decimare la sua popolazione.

La Cattedrale di Santa Maria della Salute si affaccia sul Canal Grande e la sua doppia cupola del XVII secolo domina le più belle cartoline di Venezia scattate dal Ponte dell’Accademia. L’interno è maestoso, arioso e incantevole. Le sei cappelle ai lati della cupola principale sono decorate con dipinti di artisti come Tiziano e Tintoretto (ad esempio le Nozze di Cana) e meritano una visita.

Punta della Dogana

All’incrocio tra il Canal Grande e il Canale della Giudecca, proprio accanto alla Basilica di Santa Maria della Salute, nell’antico complesso della Dogana da Mar, si trova Punta della Dogana, l’imperdibile museo d’arte contemporanea di Venezia. Il museo ospita opere della Fondazione François Pinault F, tra le altre, in un edificio di oltre 5.000 mq, con sale ariose e in cemento armato, frutto di un restauro da oltre 20 milioni di euro voluto da Pinault e opera dell’architetto giapponese Tadao Ando. È uno dei luoghi da non perdere durante la Biennale di Venezia.